Tavola rotonda sullo spettacolo dal vivo nelle periferie delle città metropolitane
In collaborazione con C.Re.S.Co. (Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea) e Ateatro
Un pomeriggio di riflessione su quello che da tempo sta accadendo, nell’ambito delle arti performative, in territori marginali delle metropoli una volta chiamati, con una certa nota di disprezzo, ‘periferie’. Attraverso il racconto di case history di eccellenza culturale e interventi pubblici e privati in zone marginali delle metropoli e di eventuali influssi positivi e osmosi della creatività culturale sulla rigenerazione urbana, si vuole ragionare su quanto è accaduto e sta accadendo in Italia, confrontare idee e risultati e immaginare possibili futuri scenari.
Il tutto partendo da quella frase, che dà il titolo alla giornata, con cui nel 1948 il giornalista scozzese Robert Kemp ha evidenziato quanto stava accadendo alla periferia di Edimburgo, dando il nome a quello che da quel momento in poi sarebbe stato chiamato Fringe Festival.
Hanno confermato la loro presenza come relatori e relatrici:
Stefano Bosco (Officine Caos – Torino), Sabino Civilleri (PrimaOnda Fest – Palermo), Hilenia De Falco (Teatro Area Nord – Napoli), Linda Di Pietro (Chief Cultural Officer di BASE Milano), Francesca D’Ippolito (Presidentessa di C.Re.S.Co.), Marianna D’Ovidio (Associate professor di sociologia dell’ambiente e del territorio presso l’Università Bicocca di Milano), Maddalena Giovannelli (Docente di storia del teatro presso l’Università della Svizzera Italiana), Antonino Pirillo e Giorgio Andriani (Teatro Biblioteca Quarticciolo – Roma), Oliviero Ponte di Pino (Co-fondatore di Ateatro).
Ingresso gratuito
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