Un omaggio ad Anton Cechov
di e con Roberto Rustioni
assistente alla drammaturgia e alla regia Gabriele Dino Albanese
Un viaggio nella vita privata e nell’universo poetico di Anton Cechov attraverso frammenti, appunti sparsi, bozze di racconto, spunti drammaturgici, oltre ad alcune tra le sue lettere meravigliose. Il lavoro racconta il perenne tentativo di Cechov di catturare il reale per riuscire a “far vedere la vita così com’è”. Da questo materiale magmatico e in parte poco conosciuto emerge una scrittura unica, atipica e intollerante a ogni cliché.
L’umorismo di Cechov è imprevedibile, riesce a rendere leggera anche la storia più cupa: in questo modo, azzerando ogni facile sentimentalismo, ci aiuta ad affrontare la fatica di vivere che c’è in ognuno di noi.
Pure nella vita non si spara, non ci si impicca, non si dichiara il proprio amore e non si enunciano pensieri profondi tutti i giorni e a getto continuo. No, quasi sempre nella vita si mangia, si beve, si fa all’amore, si dicono delle sciocchezze.
Anton Cechov
Anton Cechov, uno dei più importanti scrittori moderni, ci mostra con chiarezza che noi tutti, prima di ogni altra cosa, siamo degli esseri umani. La sua visione totalmente priva di ideologia e piena di ironica, lucida compassione, forse ci può aiutare a tenere lontani i veleni e a essere un po’ più forti.
Un personale omaggio al grande Anton e un piccolo regalo per il quartiere dove sono nato.
Roberto Rustioni
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